L’arte di Gaio Il Calzolaio, al secolo Michele Massaro, artigiano veronese di Borgo Venezia che sette anni fa decise di costruire un “trono” su cui far sedere i suoi clienti per pulirgli le scarpe. E lo fa vestito di tutto punto, con frac e cilindro, come gli aveva consigliato una cara amica. Un mestiere che sembra d’altri tempi (celebre il film “Sciuscià” di Vittorio de Sica premiato anche con l’Oscar nel 1946), che nell’immaginario richiama un rango professionale di basso livello, ma che in realtà rivela un mondo fatto di incontri, lusso, filosofie di vita.

Il più grande mimo di strada che opera in Italia. I suoi numeri, così semplici e così divertenti, così elementari e così complessi, così internazionali perché ricordano padri illustri come Marceau o i Mummenschanz o Totò o Chaplin, divertono i grandi e i piccini di tutto il mondo. Saeed , mimo e artista iraniano, da anni ottiene grandi e meritati successi perché egli è padrone del suo corpo, perché stupisce, incanta, diverte, abile istrione e direttore d’orchestra di un complice pubblico.

Dal 2011, Elia Nino Vignola porta sulle piazze di tutta Italia “Mr. Maraviglia”, il fachiro preferito dalle nonne della penisola. Servendosi solo di due torce infuocate, una tavola dei chiodi e dei vetri rotti (oltre ad un fascino straripante), Mr. Maraviglia incanterà le folle mostrando le antiche e segrete tecniche del fachirismo, apprese durante un lungo viaggio nelle terre misteriose di San Giovanni in Persiceto.